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Come Chiedere un Preventivo a un Notaio

Chiedere un preventivo a un notaio non è un passo puramente formale, ma rappresenta il momento in cui il cliente diventa davvero consapevole dei costi, degli adempimenti fiscali e delle tempistiche connesse all’atto che intende stipulare. Il preventivo consente di verificare la fattibilità economica dell’operazione e di valutare con lucidità se le risorse di cui si dispone copriranno l’intera procedura, incluse le imposte e le spese vive anticipabili dal professionista. In assenza di una stima preventiva potrebbe nascere la spiacevole sorpresa di corrispettivi più elevati del previsto oppure di oneri tributari ignorati. Conoscere l’importo complessivo costituisce inoltre una forma di garanzia, perché il notaio è vincolato ai principi di trasparenza sanciti dalla legge sulla concorrenza e dalle linee guida del Consiglio Nazionale del Notariato. In altre parole il preventivo non è soltanto un foglio con delle cifre: è un accordo di massima che tutela entrambe le parti, fissando un quadro di impegni chiaro e verificabile.

Indice

  • 1 Valutare la scelta del notaio più adatto
  • 2 Preparare la documentazione e i dati essenziali
  • 3 Stabilire il primo contatto con il professionista
  • 4 Esporre con chiarezza l’oggetto dell’atto
  • 5 Capire la struttura del preventivo notarile
  • 6 Analizzare gli importi e coglierne la logica
  • 7 Effettuare una comparazione consapevole tra diversi professionisti
  • 8 Formalizzare l’accettazione e concordare le tempistiche

Valutare la scelta del notaio più adatto

Prima di formulare la richiesta di preventivo è opportuno individuare il professionista con competenze specifiche nell’area dell’atto che si vuole stipulare. Per un mutuo ipotecario, ad esempio, può risultare utile rivolgersi a chi abbia esperienza consolidata con banche e istituti di credito, mentre per una costituzione di società potrebbe essere preferibile un notaio abituato a operazioni societarie complesse. La scelta può avvenire tramite passaparola, ricerche sul sito del Consiglio Nazionale del Notariato o consultando i portali che permettono di filtrare per zona, specializzazione e lingua. Valutando i profili professionali è bene considerare la prossimità geografica, la disponibilità a fornire chiarimenti e la rapidità nel rispondere alle prime domande, perché questi indicatori anticipano la qualità del rapporto durante la pratica. Una volta limitata la rosa dei candidati a due o tre nomi si potrà procedere alla richiesta di preventivo, sapendo che la concorrenzialità tra professionisti favorisce condizioni economiche equilibrate senza compromettere la qualità del servizio.

Preparare la documentazione e i dati essenziali

La precisione del preventivo dipende in larga misura dal grado di completezza delle informazioni trasmesse al notaio. Quando si tratta di una compravendita immobiliare occorre avere sotto mano i dati catastali aggiornati, l’eventuale planimetria, la quota di proprietà da trasferire, la presenza di vincoli o ipoteche e la modalità di pagamento del prezzo. Nel caso della stipula di un mutuo sono necessari copia del contratto di finanziamento predisposto dalla banca, la perizia sull’immobile offerto in garanzia e, se esistenti, gli estratti di eventuali mutui da estinguere. Per la costituzione di una società servono bozze di statuto, patti parasociali, dettagli sulla compagine sociale e capitale da versare. Raccogliere per tempo questi documenti fa risparmiare giorni preziosi, evita integrazioni successive e riduce il rischio di vedere lievitare le spese per attività istruttorie aggiuntive.

Stabilire il primo contatto con il professionista

Dopo aver identificato il notaio e predisposto i documenti, è il momento di inviare la richiesta di preventivo. Il primo contatto può avvenire per telefono se si desidera un colloquio diretto, ma di norma è preferibile scrivere una mail  al notaio perché consente di allegare la documentazione e lascia traccia precisa di quanto domandato. Nel messaggio iniziale è consigliabile presentare brevemente il proprio caso, indicare l’atto da stipulare, inserire i dati anagrafici dei soggetti coinvolti e specificare la tempistica auspicata. È opportuno chiedere che il preventivo includa l’onorario del notaio, le imposte sostitutive o di registro, l’imposta ipotecaria e catastale, le spese vive di cancelleria nonché l’eventuale parcella della tassa d’archivio. Nel medesimo testo si può rammentare al professionista che le cifre devono essere espresse al lordo dell’Iva e di ogni ulteriore tributo, in modo da evitare equivoci.

Esporre con chiarezza l’oggetto dell’atto

La qualità della stima economica dipende dall’accuratezza con cui viene descritta l’operazione. Se si richiede un atto di compravendita occorre specificare, oltre al prezzo e ai dati catastali, se l’immobile è stato costruito con vincoli di edilizia convenzionata, se è presente un diritto di prelazione o se la parte venditrice ha beneficiato di agevolazioni fiscali negli ultimi cinque anni, poiché questi aspetti possono incidere sulle tasse da versare. Per una donazione è essenziale comunicare il grado di parentela tra donante e donatario, la natura del bene e il valore di mercato. In una polizza di mutuo ipotecario assume rilievo la durata del finanziamento, il tasso d’interesse e la presenza di eventuali coobbligati. Quanto più il quadro informativo sarà nitido tanto maggiore sarà l’affidabilità del preventivo e minore la probabilità di rettifiche in corsa.

Capire la struttura del preventivo notarile

Quando il notaio invia la sua proposta economica, il documento deve contenere una suddivisione chiara tra onorario professionale e somme destinate allo Stato o a terzi. L’onorario comprende il compenso per l’attività di consulenza preliminare, la predisposizione delle bozze, la stipula e la registrazione dell’atto. Le imposte e le tasse sono invece importi che il notaio incassa in qualità di sostituto o di responsabile d’imposta e che successivamente versa all’erario, ragione per cui non rientrano nella sua disponibilità. Le spese vive coprono diritti di segreteria, visure ipotecarie e catastali, bolli, copie autentiche e diritti di trascrizione. Ogni voce dovrebbe essere accompagnata da una descrizione sintetica che ne spieghi la finalità, perché un cliente informato è un cliente che, al momento della fattura finale, non avrà margini per lamentare costi inattesi.

Analizzare gli importi e coglierne la logica

Di fronte alle cifre occorre chiedersi quali parametri abbia utilizzato il notaio per determinare l’onorario. Pur non esistendo più le tariffe minime, il professionista può riferirsi alle tabelle elaborate dal Consiglio Nazionale del Notariato, che distinguono scaglioni di valore economico dell’atto e livelli di complessità. Conoscere questi riferimenti aiuta a comprendere se il compenso si colloca nella media di mercato o ne devìa in modo significativo. Va inoltre tenuto presente che alcune imposte dipendono dal valore dichiarato dell’immobile oppure dall’ammontare del capitale sociale, perciò un confronto tra più preventivi avrà senso solo se ciascuno si basa sugli stessi presupposti. Se un notaio indica somme inferiori per tasse e bolli, è doveroso verificare che abbia applicato le stesse aliquote o le stesse agevolazioni del collega, altrimenti il risparmio apparente potrebbe derivare da un calcolo meno prudente.

Effettuare una comparazione consapevole tra diversi professionisti

Richiedere due o tre preventivi non significa scegliere automaticamente il più economico, bensì valutare il migliore equilibrio fra prezzo, trasparenza e qualità del servizio. Alcuni studi notarili, ad esempio, includono nel loro onorario la consulenza preliminare illimitata o l’assistenza post-stipula nella voltura catastale, servizi che altri potrebbero fatturare a parte. Altri ancora offrono la possibilità di firmare l’atto in giornate serali o in sedi distaccate, dettaglio che incide sui costi di organizzazione. Confrontare le proposte significa analizzare la completezza delle voci, la chiarezza del linguaggio e la disponibilità a rispondere a eventuali dubbi. Spesso un colloquio telefonico o una breve riunione chiariscono se il professionista è disposto a spiegare le clausole o se considera la consulenza un fastidio da liquidare in fretta. L’esperienza insegna che pagare qualcosa in più può tradursi in tranquillità, velocità di esecuzione e minori errori formali.

Formalizzare l’accettazione e concordare le tempistiche

Una volta scelto il notaio, l’accettazione del preventivo può avvenire semplicemente firmando la copia ricevuta o inviando un’e-mail di conferma. È opportuno fissare contestualmente la data indicativa di stipula, fornire gli originali dei documenti di identità e concordare la modalità di pagamento degli anticipi per le imposte, che di solito vanno versati qualche giorno prima dell’atto. Se l’operazione richiede l’intervento di terzi, come la banca nel caso di un mutuo, si dovranno coordinare le agende per garantire la presenza di tutti i soggetti interessati. In questa fase è utile ribadire che eventuali variazioni di rilevo rispetto ai dati iniziali dovranno generare un aggiornamento scritto del preventivo, evitando così discussioni a posteriori.

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