Si verifica essenzialmente in due casi: un muro nuovo su uno vecchio e un muro che deve fare un angolo. Quando un muro confluisce in un altro o vi si appoggia, è necessario far sì che le due strutture murarie siano rigidamente collegate fra loro. Al dilettante si possono principalmente presentare due casi: un muro nuovo che va collegato ad un muro preesistente; un muro nuovo che fa un angolo. Conoscendo il modo di operare in questi due casi, è possibile trarsi d’impaccio in molte altre circostanze simili.
Muro nuovo su muro vecchio è iI caso più frequente: si tratta soprattutto di collegare una leggera parete divisoria ad un muro esterno per ottenere una diversa ripartizione di un locale. Dopo aver segnato, come detto In precedenza, con due linee parallele la zona in cui il nuovo muro si collegllerà al vecchio, usando uno scalpello da muratore si stacca per prima cosa l’intonaco; tenendo lo scalpello inclinato verso l’interno della zona da « denudare », si taglia dapprima l’Intonaco lungo le due linee; procedendo poi dall’alto verso il basso, si stacca l’intonaco frapposto fra i due tagli mettendo a nudo la struttura del muro.
Partendo ora dal basso, ad intervalli pari allo spessore di tre corsi (nel caso di muro ad una testa, ad esempio, ogni 18-19 cm) si aprono delle cavità nella struttura del muro vecchio. Queste cavità dovranno essere in grado di contenere in larghezza e in altezza due corsi contigui.Si può ora procedere alla costruzione del nuovo muro dopo aver ben bagnato le cavità, nelle quali troveranno posto due mattoni del muro nuovo e la malta che lì lega; nei muri a più tesle il numero dei mattoni nelle cavità sarà, ovviamente, maggiore.
L’angolo è un tipo speciale di giunzione fra due muri e, se fatta a regola d’arte, conferisce alla struttura muraria una notevole resistenza supplementare. Il caso più semplice è quello del muro ad una testa. Sulla fondamenta si dispone il primo corso di mattoni messi l’uno di seguito all’altro nel senso della lunghezza e con l’interposizione della malta. Il corso soprastante va iniziato proprio dall’angolo. Il primo mattone va posto in modo da legare i due mattoni sottostanti che formano l’angolo. Si procede poi come per il corso inferiore. Il terzo corso sarà esattamente come il primo e così via. Per i muri a due o più teste, il lavoro di incastro dei vari corsi nell’angolo è più complesso, ma fatto il primo giro le difficoltà vanno via via sparendo.