La tariffa bioraria non è l’ideale per tutti: lo stile di vita fa la differenza. Il cambiamento sarà favorevole solo a chi è fuori casa tutto il giorno e sbriga le faccende domestiche la sera e nel week end. Chi invece utilizza la corrente di giorno è costretto a cambiare abitudini o dovrà usufruire della fascia oraria più costosa.
Cosa possiamo fare per cercare di non avere una bolletta più salata rispetto al passato? Innanzitutto modifichiamo qualche abitudine di consumo, che è sempre il modo più efficace per combattere gli sprechi. Anche se non è possibile intervenire su tutto.
Alcuni elettrodomestici hanno la necessità di funzionare tutto il giorno e per tutto l’anno (un classico esempio è il frigorifero o, per chi ce l’ha, il congelatore). In questi casi l’unico margine di intervento per alleggerire la bolletta è assicurarsi che siano efficienti. Alcuni apparecchi sono particolarmente energivori. Le famiglie con lo scaldabagno elettrico, per esempio, devono stare attente a come programmano il riscaldamento dell’acqua. Il boiler attivo nelle ore più care della bioraria (di giorno) può aumentare parecchio il costo dei KWh consumati. Con il nuovo regime tariffario converrà non lasciarlo acceso tutto il giorno, ma attivarlo solo al bisogno o utilizzare un timer.
Per sfruttare i vantaggi della bioraria, gli apparecchi che servono solo per pochi minuti al giorno andrebbero utilizzati nella fascia agevolata. Oltre a rivoluzionare le abitudini di anziani e casalinghe, poco avvezzi ai lavori serali, non è facile organizzare l’utilizzo di questi elettrodomestici. La prima difficoltà è che il contatore potrebbe non reggere la potenza di più apparecchi attivati insieme, come lavastoviglie, lavatrice, ferro da stiro, aspirapolvere e magari condizionatore. Inoltre, chi vive in un palazzo potrebbe essere tenuto a rispettare il regolamento condominiale, che vieta i rumori in certi orari. La quotidianità poi ci porta a fare i conti con altre situazioni incompatibili con la bioraria. Chi affida le pulizie di casa alla collaboratrice domestica, per esempio, si troverà a pagare una buona parte dei consumi di corrente nelle ore diurne, quelle più care.