Il cachi, detto anche loto, è un frutto che in questi mesi abbonda sui banchi dei supermercati e dai fruttivendoli. Io ne adoro particolarmente la grossa pezzatura, perfettamente tondeggiante, la bella polpa dolce e l’acceso color arancio vivo. Circa un anno fa con mio marito ne ho piantato uno nel giardino e vi assicuro che quest’anno ha già fruttificato abbondantemente.
Appronta nel terreno una buca profonda 30 cm e larga tra 80 e 100cm, in una posizione sufficientemente soleggiata, anche in inverno. Libera le radici da quella protezione in plastica che si ritrova in ogni alberello, sia che si compri dal fioraio, sia nei centri commerciali. Immergi le radici, per venti minuti circa, in un recipiente pieno di fanghiglia, perchè esse possano assorbirne il liquido.
Colloca l’alberello nella buca preparata, distendendo bene le radici. Devi assolutamente tener conto di un fattore importante. Ogni alberello presenta nella parte sottostante, ben evidente, un punto particolare, alquanto bitorzoluto. Viene chiamato “punto d’innesto”: Questo punto, dopo il riassestamento del terreno, dovrà trovarsi assolutamente a livello di terra, e non al di sotto.
Prima di riempire la buca di terra, inserisci un palo di sostegno verticale, a cui legherai il giovane tronco. Riempi pure con terra fine la piccola buca e, arrivato in superficie, assesta il terreno, premendo leggermente con il piede. Aggiungi uno strato di concime. E’ necessario innaffiare l’alberello subito dopo l’interramento per evitare che si formino bolle d’aria. Per ottenere i primi frutti, molto dipende dalla grandezza dell’alberello, ma mediamente fruttifica l’anno successivo del suo impianto nel terreno.