Qui c’è un aspetto pratico e utile da considerare, perchè da quando abbiamo iniziato a scaldare la casa con la stufa a legna di tutta la cenere che produciamo non sappiamo davvero più che farcene. Ne abbiamo sparsa abbondantemente sulla terra dell’orto e in quella dei vasi e ho pensato di regalarne a chi non ne ha proprio (un regalo povero lo so, ma ricco di senso!). Anche fare la lisciva aiuta nello smaltimento.
Che cos’è la lisciva di cenere
Risulta essere un detergente ecologico molto efficace, ottenuto mettendo a bollire una parte di cenere e cinque parti di acqua circa. Io ho usato come misurino un pentolino.
Come Pulire con la Lisciva
Per avviare la preparazione della lisciva è sufficiente qualche minuto. In una pentola capiente si mettono appunto una parte di cenere setacciata in modo da eliminare grumi o parti incombuste e cinque parti di acqua di rubinetto. Poi si mette sul fuoco e si lascia bollire per circa due ore, mescolando ogni tanto. A fine “cottura” si deve lasciare riposare e il giorno dopo (o dopo alcune ore) il composto va filtrato con un colino e uno straccio, cercando di fare in modo che la cenere “cotta” rimanga sul fondo.
Il liquido ottenuto deve essere limpido, in pratica deve sembrare acqua, che metteremo in flaconi riciclati o piccole taniche. Per farne cosa? La lisciva di cenere si può usare in molti modi
– Come detergente multiuso per le superfici lavabili, come pavimenti, piastrelle etc (attenzione: NON usare su marmo e legno). Ne aggiungo un tappo di 70-80 ml all’acqua del secchio, e ho anche preparato degli spruzzini con lisciva “pura” per pulire lavandini, sanitari etc.
– Come sbiancante per il bucato in lavatrice in alternativa agli sbiancanti ottici o per migliorare l’efficacia del detersivo abituale (sempre un tappo la 70-80 ml in aggiunta al detersivo della pallina)
– Per la pulizia dei vetri (per le rare volte che li puliamo. ehm).
Purtroppo ho buttato la pasta di lisciva che era rimasta sul fondo della pentola, ma ho scoperto che può essere usata anche quella, ad esempio per lavare i piatti a mano mettendone un po’ sulla spugnetta (cosa che non faccio quasi mai, per la verità, salvo catastrofi, tipo la rottura della lavastoviglie!).
Essendo un prodotto alcalino vanno protette le mani con dei guanti quando si utilizza.